Può accadere di guidare l’auto e all’improvviso trovarsi qualcuno che ci spaventa e con aggressività ci chiede del denaro. Allora la domanda sorge spontanea: Come difendersi da una truffa assicurativa in strada?
Quando siamo al volante della nostra auto, facciamo poco caso a quello che potrebbe accadere oltre alle normali regole del codice stradale. Invece c’è gente, malfattori, che le pensano tutte per prenderci alla sprovvista.
Un esempio? La truffa dello specchietto. Vediamo come funziona questo tipo di truffa nello specifico.
Siete tranquilli alla guida del vostro mezzo. Non per forza un’auto ma anche moto, autocarro, eccetera. Sentite un colpo, un colpetto, o una schicchera poi appare una o più persone che affermano che gli avete rotto lo specchietto.
Chiedono dei soldi, in genere nell’ordine delle cento/centocinquanta euro per non mettere in mezzo l’assicurazione in modo da non farvi salire la classe di merito.
Agiscono sulla paura che salendo la classe di merito aumenti anche il prezzo dell’assicurazione.
Così dal nulla vi trovate a dovere decidere se dare o non dare del denaro alla persona apparsa del nulla e che probabilmente, spessissimo, ha un complice con lui in modo da fargli fare da testimone per l’accaduto.
In genere questi malfattori puntano persone sole alla guida in modo così da fare leva anche sul presunto testimone, complice del malfattore dell’accaduto.
La soluzione è senz’altro quella di chiamare le Forze dell’Ordine. Bisogna farlo con il proprio telefono perché questi malfattori hanno studiato anche la soluzione per questa eventualità. Infatti possono chiamare un terzo complice che fa finta di essere un poliziotto, carabiniere, vigile, eccetera. Anche il terzo complice può mettere pressione in questi casi quindi, ripeto, bisogna chiamare con il proprio telefono.
Quindi, Come difendersi da una truffa assicurativa in strada? Mantenere la calma e insistere a chiamare con il proprio telefono.
Un’altra soluzione è quella di chiedere di compilare il modulo CAI, ovvero il vecchio CID, che fornisce così certezza che chi avete davanti è un truffatore. Infatti, non vorrà mai compilarlo. Cercherà in tutti i modi di sviare la richiesta anche con minacce e toni aggressivi. Non bisogna avere paura in nessun caso perché non arrivano mai ad aggredire fisicamente, salvo casi eccezionali, perché la posta in gioco è troppo bassa.
Insistere con queste due richieste e se si vede che non si ottiene nulla allora prendere e andarsene, vedrete che finirà lì dove è cominciata.
Importantissimo: fotografare almeno la targa dell’altro mezzo in modo di potere denunciare l’accaduto alle autorità giudiziarie e/o alla vostra assicurazione.
Stesso meccanismo è quello di dare una botta all’auto e poi dire che hanno una strusciata provocata dalla nostra guida, cosa assolutamente falsa. Valgono le stesse soluzioni spiegate sopra. Se avete altri casi da segnalarci, provvediamo ad aggiungerli, scrivetelo nel form qui sotto e non esitate a contattarci in caso di pericolo da truffa assicurativa.
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